Rye o scambio giovani – Conviviali dell’11 Ottobre 2016 e del 13 Febbraio 2017

con Nessun commento

“Dico ai giovani: …pensate al futuro che vi aspetta, pensate a quello che potete fare e non temete niente. Non temete le difficoltà: io ne ho passate molte e le ho attraversate senza paura “                                      Rita Levi Montalcini

A 17 anni non deve essere facile vivere per quasi un anno dall’altra parte del mondo, lontani dalla propria famiglia, dai propri amici, dalle proprie cose, dalle proprie abitudini, dai propri stili di vita.

Ma il risultato di questa esperienza è impagabile. Tutti coloro che l’hanno vissuta ci dicono che sulla bilancia il piatto positivo è di gran lunga più pesante di quello negativo.

Questa  è “un’avventura” possibile anche grazie al Rye/Scambio Giovani del Rotary … e questo è stato l’argomento della conviviale di martedì scorso.

Parecchi gli interventi e gli intervenuti.

Dopo i saluti di rito e l’introduzione da parte del presidente Perani, la parola al relatore principale, e nostro socio, Edoardo Ferrari, presidente della commissione Rye/scambio giovani del nostro Club.

Edoardo ci presenta i ragazzi. C’è di tutto: chi è appena arrivato, chi è qui da qualche mese, chi è quasi al termine dell’esperienza, chi è venuto a raccontarci l’esperienza vissuta lo scorso anno negli Usa.

Edoardo dispensa alcuni consigli ai ragazzi. “Siate attivi”, dice, “sfruttate il tempo”, “siate curiosi” con occhi e, soprattutto, cuore ben aperti, “siate sinceri” … e rispettate le regole.

Le regole non sono un castigo, sono parte di un progetto. Sono una tutela per i nostri figli che vivono questa esperienza lontani da casa e per i ragazzi che vengono a viverla qui da noi.

Edoardo continua, poi, chiedendo anche la partecipazione dei soci. Chiedendo di coinvolgere questi giovani nei nostri interessi.

Quindi, la parola passa alla testimonianza dei ragazzi che, esprimendosi in italiano (anche chi è qui da un mese e viene dall’India), ci raccontano di loro e della loro esperienza.

Tullia Bruni Zani, responsabile distrettuale del progetto per la provincia di Brescia, nostra ospite, ci racconta della non facile  gestione dei 17enni a volte neppure molto maturi. Ma, contenta di condividere questa iniziativa, che ritiene tra le migliori del Rotary, ci conferma che è un’esperienza che porta i ragazzi a maturazione e crescita personale. E l’esperienza può avere anche durate e situazioni diverse; c’è lo scambio giovani annuale che coincide con il quarto anno di scuola superiore, il Family to Family della durata di un mese, il Camp di 15 giorni in estate con un progetto a tema (normalmente a indirizzo sportivo), ma anche un a nuova iniziativa per neolaureati che vanno a lavorare in università estere.

Tra le iniziative, invece, che il nostro Club, con la Commissione Rye, ha portato avanti, c’è il processo di una veloce alfabetizzazione dei ragazzi per un miglior inserimento nel nostro paese e nella nostra realtà. E di questo ci ha parlato Nicola Guardo, che a fronte di un’esperienza personale (ha avuto una ragazza in casa per 6 mesi) e professionale (il suo istituto scolastico ha negli anni ospitato parecchi studenti qui da noi per il Rye) ci ha illustrato l’iniziativa promossa – grazie al finanziamento del nostro Club – che prevede l’affiancamento di 2 insegnanti per 10 settimane con un obiettivo didattico (prof.ssa Antonella Iacovini), ma anche ambientale (prof. Steven Nicol).

Il professor Steven porterà in giro i ragazzi, per imparare non solo la lingua, ma la nostra cultura (italiana e bresciana). Questi alcuni percorsi ipotizzati: Iseo/Montisola – Sirmione/San Martino della Battaglia – Ponte di Legno – Brescia Calcio/Brescia Rugby/Brescia Basket – Cantina in Franciacorta – Visita alla Beretta – Botticino per lo spiedo – Piazza Arnaldo per un aperitivo.

Passiamo, poi, a Marco Bianchi, che crede che questa iniziativa debba essere considerata un vero e proprio service del Club. Tutti noi dovremmo essere coinvolti e dovremmo vivere almeno un’esperienza con questi ragazzi. Si raccolgono grandi soddisfazioni e si riceve più di quanto si dia. E ce lo testimonia uno che ha mandato 2 dei suoi figli a vivere questa esperienza, uno in Francia e uno in Brasile. La ragazza che ha vissuto l’esperienza in Francia oggi è tornata lì a frequentare un corso universitario.

Isabella Smussi ci parla, invece, delle difficoltà tecniche. Non è facile, anche come Club, gestire questi ragazzi. Appositamente è stata creata una Commissione ad hoc. Tanto ha fatto finora, ma vanno ancora riviste e perfezionate alcune cose.

Conclude Camilla Odolini. Un anno scolastico (lo scorso) in Ohio – Usa

Esperienza bellissima che l’ha cambiata. Alla fine si è sentita molto più sicura di se stessa.

Ma è stata aiutata. Il suo counselor è stato con lei per tutta la prima settimana, lei ha partecipato a quasi tutte le conviviali del Club oltre a essere stata ospitata a cena in molte famiglie dei soci e ad aver con questi partecipato a eventi sportivi.

Relatore della serata (13 Febbraio 2017) il coordinatore dell’Azione Giovani, Giorgio Giambiasi. Tanti i presenti: autorità e dirigenti rotariani distrettuali, rappresentanti delle commissioni relative all’Azione Giovani, Presidenti dei Club, soci e, soprattutto, ragazzi. Ragazzi coinvolti nei programmi e ragazzi venuti a sentire in cosa consista questa bellissima esperienza, pronti, a loro volta, a viverla in prima persona.

Tutti nel corso della serata, sono intervenuti, hanno portato il loro saluto e hanno rimarcato l’importanza di questi “services” che il Rotary svolge nei confronti dei giovani.

Il relatore, dopo un brevissimo accenno su tutti i programmi previsti dall’Azione Giovani, ha posto l’attenzione sull’argomento principale della serata, il Rye/Scambio giovani, che offre un’opportunità unica; e non sono solo gli studenti a trarne beneficio, ma anche il Club e le famiglie ospitanti.

Essere esposti a nuove culture e tradizioni è un mezzo molto efficace per promuovere la tolleranza e la pace tra i popoli.

Esistono scambi a breve e a lungo termine.

Gli Scambi a breve termine hanno una durata che va da alcuni giorni ad alcuni mesi e spesso si svolgono quando le scuole sono chiuse. Di solito, gli studenti soggiornano presso una famiglia del posto nel Paese ospitante. C’è, comunque, anche la possibilità di frequentare anche un campo giovanile o girare per il Paese insieme ad altri studenti provenienti da varie parti del mondo.

Nell’ambito degli Scambi a lungo termine, invece, gli studenti trascorrono un anno in un Paese estero e sono ospitati da una o più famiglie del posto. Il programma prevede che frequentino anche una scuola durante la loro permanenza.

Sebbene il programma venga gestito dal distretto, il successo dipende dall’attivo coinvolgimento dei club locali, dei rotariani, delle loro famiglie e della comunità.

Il Club, oltre ad occuparsi della logistica per gli studenti locali e stranieri, deve:

– coordinare le attività inerenti al programma,

– frequentare le riunioni distrettuali,

– assicurare che gli studenti partecipino agli eventi obbligatori (orientamenti o conferenze distrettuali),

– approfondire la loro conoscenza sulle altre responsabilità e ruoli del club, tra cui responsabili dello scambio giovani, consulenti rotariani e famiglie ospitanti.

Inoltre, provvedere ad organizzare il soggiorno all’estero di un giovane, richiede grande responsabilità. Tra le incombenze si possono citare le seguenti:

  • promuovere il programma agli studenti della comunità,
  • fare i colloqui dei candidati in vista della selezione finale del distretto,
  • fornire l’orientamento o la formazione prima della partenza,
  • collaborare con i genitori degli studenti per assicurarsi che sappiano quali sono le loro responsabilità finanziarie e le regole,
  • mantenere i contatti con gli studenti durante lo scambio.

Mentre, per quanto concerne l’ospitalità degli studenti stranieri, il Club funge da centro di accoglimento. A seconda di come viene gestito il programma, potrebbe essere necessario:

  • reclutare, valutare e selezionare le famiglie ospitanti,
  • servire da anello di congiunzione tra il club e l’istituto scolastico che lo studente frequenterà,
  • fornire la formazione ai volontari e alle famiglie ospitanti,
  • comunicare con gli studenti prima del loro arrivo,
  • fornire l’orientamento in seguito all’arrivo degli studenti,
  • coinvolgere gli studenti nelle attività della comunità e del Club.

E non manca un programma di protezione e certificazione distrettuale.

Viaggiare all’estero è un’esperienza entusiasmante, ma pone anche dei rischi. Per assicurare la protezione degli studenti dello scambio, il distretto deve ottenere la certificazione del RI prima di partecipare al programma.

E il nostro club sullo scambio giovani è attivissimo!

Abbiamo studiato e ci siamo attrezzati formando un’apposita Commissione per poter svolgere al meglio il nostro compito e, nell’anno rotariano 2016/2017, sul fronte scambio lungo, abbiamo accolto 6 ragazzi dall’Australia, dal Messico e dagli Stati Uniti e abbiamo mandato sempre 6 ragazzi in Australia, Canada e India.