FOBAP “Una struttura dedicata alla cura dell’autismo”.

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Da sinistra: Fabio Gaioni, Nedo Brunelli,  Maria Villa Allegri, Raffaella Giannattasio, Mario Ventura
Da sinistra: Fabio Gaioni, Nedo Brunelli, Maria Villa Allegri, Raffaella Giannattasio, Mario Ventura

Martedì 28 aprile 2015 Una serata di spessore, quella di martedì, dove grazie ad un riuscitissimo Interclub con gli amici del RC Brescia Moretto, è stato possibile affrontare ed approfondire una tematica purtroppo sempre più attuale nella nostra collettività: l’autismo. Molti i partecipanti tra rotariani e ospiti che hanno apprezzato sia il clima conviviale della serata sia il tenore degli interventi, precisi, puntuali ma mai pedanti.
Dopo il saluto alle bandiere, i presidenti del RC Brescia Sud Ovest Maclodio e del RC Bresca Moretto, Fabio Gaioni e Mario Ventura, hanno dato il via alla conviviale salutando i presenti tra cui il sempre gradito Nedo Brunelli, Assistente del Governatore del nostro Gruppo, il Tito Speri.
La cena è scivolata via velocemente per lasciare spazio al saluto della presidente dell’ANFAAS di Brescia Onlus e della Fondazione Bresciana Assistenza Psicodisabili a marchio Anffas (FOBAP), Maria Villa Allegri.
Dopo un’esaustiva e sintetica panoramica sulla realtà di ANFAAS, che da sempre tutti conosciamo a Brescia, ha introdotto la Fondazione Bresciana Assistenza Psicodisabili che si è costituita nel 1982 su iniziativa della stessa, di cui è il braccio operativo, con lo scopo di contribuire allo sviluppo di processi di inclusione sociale delle persone con disabilità, organizzando servizi nell’ambito della legislazione nazionale e regionale e sperimentando, laddove possibile, nuove progettualità.
In particolare, la dott.ssa Raffaella Giannattasio, psicologa presso il Centro per l’autismo di Brescia “Francesco Faroni,” responsabile MIPIA (modello italiano per l’intervento precoce nell’autismo) sud Italia, responsabile Centro Cabau di Grottaglie, ha trattato il tema dell’autismo che Fobap segue attraverso il centro Francesco Faroni. Un tema di estrema attualità se si pensa che 1 bambino su 80 è autistico e che è una patologia da cui non si guarisce, che andrebbe diagnosticata nei primi mesi di vita e curata dai 2 anni per limitare i danni al bambino stimolandolo quotidianamente attraverso attività mirate e studiate su misura. Non si guarisce mai, quindi serve assistenza continua e Brescia è l’unica città in cui una fondazione privata percorre la strada della convenzione per curare questa patologia. Molte sono state le informazioni e molte le domande interessate che hanno animato la serata. Il consueto suono della campana, suonata dai due presidenti, ha chiuso l’incontro dopo una breve sintesi dei prossimi appuntamenti.